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venerdì 16 gennaio 2015

Survival amore mio!

Ci sono tre serie di videogames che seguo dagli anni '90 e che sono sempre state le mie preferite.
Tomb Raider, Resident Evil e Silent Hill.
Negli anni purtroppo Resident Evil ha perso terreno nelle mie preferenze. Il cambiamento della serie non mi è piaciuto, tanto che il 6 non l'ho neanche comprato.
E' da tanto che aspetto un ritorno alle origini della serie e nel frattempo il papà di Resident Evil si è occupato di un altro progetto: The Evil Within.
Dal momento in cui il gioco è stato annunciato, l'ho desiderato ardentemente... e da qualche giorno è mio!
Per il momento mi sta piacendo molto. Sicuramente non ci sono i puzzle da risolvere come nei survival vecchio stampo, ma è tornata la componente "poche munizioni, poca energia e molti nemici arrabbiati".
La fase iniziale, praticamente disarmata, non è stata facile. Per fortuna un meccanismo di upgrade del protagonista permette di affrontare al meglio la difficoltà crescente del gioco. Se da una parte la difficoltà aumenta di capitolo in capitolo, dall'altra Sebastian è sempre più pronto ad affrontare quello che lo aspetta.
Un passo dopo l'altro sono arrivata fino al capitolo 6, con fasi passate a fatica e altre superate in scioltezza. Il gioco mi ha ricordato a tratti diversi altri giochi: Outlast, Silent Hill, Anna, Alan Wake. Tutti giochi che mi sono piaciuti tantissimo.
Resident Evil me l'ha ricordato solo perchè ogni tanto i nemici mi ricordano quelli di RE 5.
Non riesco ancora a pronuniciarmi sul protagonista e sulla trama. Per ora è tutto molto confuso.
A parte l'impressione genericamente positiva, mi sto anche divertendo come una bambina scema con il PS4 share...
Sto sommergendo twitter, che praticamente non avevo mai usato, di screenshot. E, non contenta, ogni tanto ci scappa anche un video su YouTube!
Devo trovare il modo di importunare anche questo blog con tutti i miei deliri in presa diretta!


domenica 11 gennaio 2015

Un inizio anno con il botto!

Approfittando degli sconti di Natale sullo Store, qualche giorno fa mi sono procurata "The Walking Dead", prima stagione completa con DLC incluso.
Avevo giocato tutto il primo capito su PS3 mesi fa e mi era piaciuto tantissimo, infatti era nella mia wishlist da tempo.
La versione complete è anche in italiano ed è disponibile su PS4, quindi non  potevo non approfittarne, anche per usare un po' la mia nuova bimba!
Che dire?
Bellissimo gioco. I personaggi sono fantastici, ognuno con le sue caratteristiche, il suo carattere, le sue paure. Tutti caratterizzati al meglio insomma.
Non è un gioco difficile, visto che si tratta sostanzialmente di un film interattivo. Ma sovente bisogna prendere decisioni difficili in pochissimi secondi. Decisioni che non cambiano completamente i binari della storia, ma che cambiano la percezione di quello che succede, il rapporto con gli altri personaggi. Sovente una scelta fatta di fretta lascia il dubbio di aver fatto la cosa giusta, a volte ci si sente quasi con un senso di colpa a pensare "forse non avrei dovuto agire così".
Insomma, senza dubbio un gioco appassionante e ricco di emozioni.
Tanto da finirlo in un paio di giorni, platinandolo anche.
Ma, non contenta, volevo sapere come proseguiva la storia. Quindi ho comprato anche la seconda stagione completa e l'ho finita in una giornata, anche se in questo caso il gioco è interamente in inglese.
Si riesce comunque a seguire senza problemi e la storia è forse anche più profonda rispetto alla prima stagione.
Se nella prima stagione i nemici erano principalmente i walkers e bisognava lottare per sopravvivere, nella seconda stagione i nemici sono spesso e volentieri gli altri sopravvissuti.
Si ha continuamente la sensazione di non potersi fidare di nessuno.
Insomma, un platino ed un 100% (la seconda stagione non ha il platino) ottenuti con grande piacere e senza alcune difficoltà (i trofei sono tutti legati alla storia) e un inizio anno videoludico di tutto rispetto!

Tolta questa serie, ho proseguito un pochino con Castlevania Lords of Shadow e ho completato al 100% un gioco di un'assurdità senza pari: Stick it to the man.
Divertente, surreale  e colorato. Scorre veloce con puzzle risolvibili raccogliendo e appiccicando adesivi che il protagonista raccoglie grazie ad un'enorme braccio rosa che gli spunta dalla testa (mi ricorda tanto le mani appiccicose che si trovavano nelle patatine...).
Un altro 100% piacevole e ottenuto senza sforzo!