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venerdì 8 agosto 2014

Quando si esagera con il voler essere "profondi"

Ultimamente sono usciti diversi titoli, sopratutto indie, che non volevano essere dei veri e propri videogames, ma che puntavano di più sull'esperienza visiva, sensoriale, emozionale.
Basta pensare a Journey, Flower o altri titoli su PC come Gone Home.
Poi il PlayStation Plus inserisce tra i titoli gratuiti di agosto questo "Proteus".
Non conoscendolo vado a leggere una recensione e mi imbatto in quella di un sito che non voglio linkare perchè non merita di guadagnare visualizzazioni. Si chiama The Shelter Network, comunque.
Questo sito nel suo articolo cita: una meravigliosa musica ambient, suoni affascinanti e meravigliosi, meraviglie di una natura selvaggia, vegetazione lussureggiante, buffe creature, affascinanti strutture, maestria di realizzazione nel ciclo giorno e notte, cura maniacale con cui sono state caratterizzate le condizioni climatiche.
E per concludere, dichiara che per apprezzarlo dipende tutto dalla propria sensibilità.

Leggendo tutto questo uno si aspetta qualcosa di veramente bello da vedere ed ascoltare.
Ebbene, non è così.
La musica ambient è una musichetta insopportabile fatta di note acute come quelle di uno xilofono, i suoni affascinanti sono a tratti la pioggia e alcuni versetti di qualche "coso" che si incontra durante l'esplorazione.
Ah sì, si tratta semplicemente di esplorare un'isola, senza fare assolutamente nient'altro.
Il tutto è disegnato con una grafica a pixel degna dei primi anni '80 (e io amo i pixel, ma quando è troppo è troppo).
Erba verde, croci gialle realizzate con quattro pixel e che dovrebbero essere fiori, alberi ovunque, tutti uguali e tanta tanta noia e fastidio per questa "musica ambient" sempre presente.
Bello il ciclo giorno notte sì, il cielo cambia colore in modo graduale, la luna sorge dal mare... peccato che anche quest'ultima è un'enorme sfera con le sfaccettature dei pixel.

Io ho sempre difeso i giochi che, pur non avendo una grafica sublime, avevano comunque qualcosa di veramente bello da regalare (Lone Survivor è un esempio), così come ho sempre difeso i giochi-non-giochi.
Ma qui si esagera. Sulla falsariga di altri giochi che puntavano più sull'esperienza che sull'intrattenimento, ho l'impressione che questo Proteus sia stato pompato per quello che non è.
Il riassunto perfetto di quanto ho pensato anche io l'ha dato un lettore di quella recensione:

Il problema dell'arte spesso è che si da ingiustamente peso a scempiagini volutamente prive di senso. Una musichetta piazzata qui e la, qualche pixel colorato con paint, e il gioco è fatto... Se non capisci PROTEUS sei uno stolto che non capisce l'arte! Intanto per uno screen-sever di win95 (perchè di questo si tratta) bisogna sborsare 12euro. A me è sembrata una presa per il culo! Un programmino da 15mb tirato su in mezza giornata, spacciato per un esperienza profonda e riflessiva ma in realtá patetica, ripetitiva e priva di senso alcuno!
Se volete un'esperienza profonda e riflessiva vedetevi un film di DAVID LYNCH!


Amen.

Detto questo, voglio comunque provare a dedicargli ancora qualche minuto... fosse mai che mi sono sbagliata!
Ne dubito.

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