Now. playing...

Al momento sto giocando a...

venerdì 20 giugno 2014

Ma che fatica questo West!

Post di lamentela per una povera piccola completista (io), che è obbligata a cacciare trofei anche in partite online.
Lunghe partite online.

Red Dead Redemption è un gioco leggermente avaro di trofei durante la parte di storia. Ma, una volta finita quella, se si ha voglia di girare ancora un po', non è complicato raggiungere il 100% e ottenere tutti i trofei offline.
Cosa che ho fatto ieri sera, quando ho preso proprio l'ultimo!
Ma la bestia nera sono i trofei online. Non tantissimi, ma lunghi e alcuni anche complicati se non si trova qualcuno per boostare.

Detto questo... Forse per ora sarà uno di quei giochi che verranno accantonati, in favore di un gioco nuovo tra tutti quelli che ho da giocare.
Nella stessa situazione di trova anche Assassin's Creed Brotherhood, l'unico AC che non ho platinato, per colpa dei trofei online. E probabilmente resterà non platinato, perchè non c'è più NESSUNO che lo gioca online.

La tristezza...

domenica 15 giugno 2014

Poche ore che lasciano un segno

Avevo messo "Gone Home" nella mia wishlist di videogames per PC mesi fa. Steam l'ha messo in offerta mercoledì e ne ho approfittato.
Vedendo l'immagine di copertina e qualche screenshot, parecchia gente si è ingannata, pensando di essere di fronte ad un videogame horror. Niente di più sbagliato.
Mi sono subito documentata e già dalle descrizioni non trovavo niente di horror in questo gioco, ma un po' il dubbio restava, anche perchè alcuni siti ancora lo catalogavano così.
Ma finalmente l'ho giocato, e finito. E l'unica cosa che posso dire è che forse gli sviluppatori l'hanno fatto apposta a lasciare questo dubbio, perchè invece ci si ritrova di fronte ad una storia molto intensa, ci si aspetta una cosa e invece è tutt'altro.

Tutto inizia quando la protagonista, che vediamo solo attraverso la foto del passaporto, torna a casa dopo un lungo viaggio all'estero. A casa dovrebbero esserci genitori e sorella minore ad attenderla, invece la grande casa è deserta. La prima cosa che Katie vede è un biglietto della sorella, con il quale la avvisa di essersene andata e di non voler essere ritrovata.
Il gioco è in prima persona e il gameplay si basa completamente sull'esplorazione della grande casa di famiglia.
Da quel momento si entra e, accompagnati solo dai rumori di un temporale e dalla musica di sottofondo, saremo liberi di esplorare tutta la casa, interagendo con moltissimi oggetti e leggendo una quantità enorme di documenti, lettere, cartoline, bigliettini, post-it... tutti pezzetti di storia dei membri della famiglia. Elementi da leggere per scoprire dove sono finiti tutti, ma sopratutto per scoprire la storia di Sam, la sorella minore di Katie.
La protagonista pensava di vivere in una famiglia perfetta, inviava a casa cartoline allegre e felici (cartoline che troveremo in casa), mentre a casa non era tutto tranquillo e lineare, come scopriremo
Ma in tutto questo non c'è assolutamente niente di sovrannaturale o di spaventoso.
E' semplimente una storia intensa di un'adolescente, alle prese con se stessa e con la reazione dei genitori al suo modo di essere. Il tutto contornato dalle storie personali dei genitori stessi.

Il giocatore può tranquillamente lasciar stare buona parte degli oggetti e cercare solo quelli dedicati a Sam, seguendo così solo la storia principale. Ogni volta che verrà esaminato un oggetto legato a Sam, la sua stessa voce narrante svelerà al giocatore nuovi particolari, fino ad arrivare alla conclusione.
Per non annoiare troppo il giocatore, sono state aggiunte aree della casa non immediatamente esplorabili, ma sbloccabili solo dopo aver esplorato e trovato le chiavi. Oltre ad alcuni passaggi segreti scoperti proprio da Sam e riportati su mappe disegnate a mano, lasciate in intercapedini nascoste nella casa.
Tutto questo aggiunge una vena un po' più ludica a quello che altrimenti sarebbe solo un ambiente interattivo da leggere e scoprire piano piano.

Concludendo, gioco consigliatissimo a chi vuole scoprire una bella storia nascosta in un punta e clicca e a chi vuole passare qualche ora (un paio) lontano da spratorie, mostri, frenetismo e trame complicate. In cambio avrà una storia toccante e il piacere di aver scoperto un videogame diverso.
Sconsigliato a chi non ha dimestichezza con l'inglese, perchè la versione PC è totalmente in questa lingua. In questo caso forse conviene attendere la versione console che sta per uscire, perchè magari verranno aggiunte altre lingue, almeno nei sottotitoli.
Sconsigliato anche a chi pensava di trovarsi di fronte ad un gioco horror!


venerdì 13 giugno 2014

Record personali e graditi ritorni

Settimana intensa per un videogamer questa! E' in corso l'E3, il mega salone dove ogni anno viene presentato praticamente tutto quello ci aspetterà da qui fino alla fine del prossimo anno.
Ma prima di parlare dei due annunci che mi hanno fatto battere il cuore... riepiloghiamo un attimo la mia situazione!

Con Murdered Soul Suspect ho battuto il mio record personale di velocità platinaggio gioco: 5 giorni.
Che ovviamente non vuol dire che ho giocato per 5 giorni ininterrottamente senza mangiare nè dormire, vuol dire 5 serate. Se avessi saputo che il gioco non memorizzava i progressi una volta finita la storia, l'avrei platinato anche prima.
Ma al termine della prima run ho dovuto rigiocarlo completamente una seconda volta e riprendere da capo tutti i collezionabili.
Anche così si è comunque rivelato un platino di una facilità davvero estrema, in assoluto il più facile e liscio della mia carriera di videogiocatrice!
Ho quindi archiviato ufficialmente Ronan, che mi ha tenuto compagnia per poco, ma che è stato un ottimo compagno per qualche sera! Confermo la buona opinione che avevo di questo gioco dopo poche ore. Anche dopo due run complete, resta un bellissimo gioco che non mi ha mai annoiata o stufata.
Ed ecco qui il mio notturno platino...



Riposto Murdered sullo scaffale, è scattata la domanda: e ora?
L'idea iniziale era di buttarmi su MGS Peace Walker, ma guardando l'elenco dei videogames giocati su PS3 in questi due anni e mezzo, mi è caduto l'occhio su Assassin's Creed Brotherhood. Gioco ovviamente finito, ma mai platinato a causa dei trofei multiplayer e di un altro che non riuscivo a prendere.
Beh, presa da improvvisa ispirazione, ho messo ACB nella console e in un attimo sono tornata tra le braccia di Ezio! Lo amo. E basta.
Dopo un po' di tentativi ho finalmente sboccato, dopo due anni, il trofeo incriminato, più altri due online.
Adesso mi sa che mi tocca fermarmi qui, perchè online non c'è anima viva che giochi ancora ad ACB. Temo che resterà il mio unico AC non platinato.
Che amarezza.

Siccome ieri non avevo sonno e Steam me l'ha messo in offerta, ho comprato, installato e giocato per mezz'oretta il particolarissimo Gone Home.
Particolare perchè è un gioco punta e clicca solo esplorativo, in prima persona. Bisogna esplorare ogni angolo di una grandissima casa, per permettere alla protagonista di capire che fine ha fatto la sua famiglia, visto che al suo ritorno dopo un anno all'estero, non era a casa ad accoglierla.
Non ho ancora un'opinione particolare, ci ho giocato troppo poco!

Veniamo quindi all'E3!
Tre colpi al cuore: l'annuncio del nuovo Tomb Raider, l'annuncio di un nuovo spin-off di Lara e nuovi trailer e informazioni su Assassin's Creed Unity.
Come fansite ufficiale di TR, di solito ricevevo il materiale e gli aggiornamenti su Tomb Raider in anteprima, ma questa volta hanno taciuto fino all'ultimo, quindi tutto è stato una sorpresa anche per me.
Sono combattuta però. Dopo aver visto il trailer di annuncio, questo Rise of the Tomb Raider non mi ha provocato grandi emozioni. Quindi attendo di vedere di più.
Mi ha fatto sorridere di più Lara Croft and the Temple of Osiris. Trovo che Lara Croft and the Guardian of Light sia un gioco carinissimo che mi aveva divertito parecchio, quindi questo sequel mi fa davvero piacere e rivedere Lara nei suoi vecchi panni e con la sua vecchia identità, è sempre una grandissima gioia.
Chi invece mi ha emozionata davvero è stato Assassin's Creed Unity. Il trailer mi fa venire la pelle d'oca e andrei adesso a comprarmi una PS4 per aspettare ottobre e iniziare a giocarlo! Lo scorso anno ero rimasta delusa dalle prime informazioni su AC Black Flag, questa volta invece sono entusiasta.
Vedo un ritorno alle atmosfere del passato e l'ambientazione durante la rivoluzione francese mi sembra perfetta per un AC. Il nuovo Assassino, Arno Dorian, mi piace moltissimo... e nel trailer lui e gli altri tre Assassini sono di una figaggine senza pari!
Sì, ci sono altri tre Assassini. Il gioco si potrà giocare in co-op fino a quattro giocatori. Non che mi interessi particolarmente... amo giocare da sola.

Insomma... Mi serve una PS4.



venerdì 6 giugno 2014

I fantasmi sono tra noi!

Oggi parlerò di un titolo che aspettavo da mesi, incuriosita da lui dal primo sguardo: mi riferisco a Murdered: Soul Suspect, uscito ufficialmente oggi.
Ma io ce l'ho da ieri!
Pre-ordinato il 1 aprile su multiplayer.com, sono stati così cortesi da mandarmelo con un giorno di anticipo e quindi per la prima volta ho trasgredito, rompendo un day one. ah ah ah!

Dunque, alcune critiche da espertoni di settore lo definivano molto semplice e lineare. Dopo averlo giocato, posso anche essere d'accordo. Con la differenza che in questo caso per me non è un difetto.
Per chi non avesse idea di che gioco sia, stiamo parlando di un'avventura investigativa, nei panni di un... morto.
Impersoneremo infatti Ronan, un poliziotto dal passato burrascoso, ucciso dal serial killer sul quale stava indagando. Bloccato in una sorta di limbo tra il mondo dei vivi e quello dei morti, Ronan dovrà risolvere il caso per poter abbandonare definitivamente il mondo reale.
Credo che l'intento degli sviluppatori non fosse nè far paura, nè tantomeno complicare la vita al giocatore con enigmi cervellotici o scontri a fuoco da sparatutto.
Murdered è un gioco molto tranquillo, che punta tutto o quasi sull'atmosfera.
Il mondo reale, visto con gli occhi di Ronan, si riempie infatti di elementi dell'aldilà, frammenti del passato come antiche costruzioni, o anime vaganti, visibili solo ai fantasmi.
E' un gioco che va preso con calma, per godersi gli ambienti e i vari dettagli. Tra gli elementi "irreali", ce ne sono alcuni con i quali Ronan può interagire, svelandoli e scoprendo nuove sfaccettature del passato, della sua stessa storia o di altri personaggi.

La parte investigativa non è niente di complicato. Ci si ritrova in una zona da esplorare, ci viene detto da subito quanti indizi ci sono da trovare e bisogna semplicemente interagire per scoprirli. Un po' come succede nei punta-e-clicca.
Una volta trovati abbastanza indizi, si può provare a dare la soluzione alla domanda specifica che Ronan sta cercando di risolvere. Tentativi infiniti sono a disposizione del giocatore, quindi si può serenamente sbagliare e ritentare, quante volte si vuole.

Ronan è un fantasma quindi, anche se ex-poliziotto, non andrà certo in giro a sparare. Ma potrà sfruttare altri poteri, come il prendere possesso di un vivo per leggergli nel pensiero, o guardare attraverso i suoi occhi. Ronan potrà passare attraverso i muri e prendere possesso di animali per raggiungere zone altrimenti irraggiungibili.

Se ci si dedica solo alla storia principale, il gioco può a lungo andare sembrare ripetitivo. Quindi in giro ci sono decine e decine di collezionabili e piccole side-quest. Potremo ad esempio aiutare altre anime intrappolate come Ronan, permettendo loro di raggiungere la pace nell'aldilà.
Tra il collezionabili ci sono ritagli di giornale e informazioni sul serial killer, oppure una bellissima parte di ricordi della moglie di Ronan, morta anche lei tragicamente qualche anno prima.
A dare invece un tocco di adrenalina ci pensano i demoni.
Ronan infatti non potrà sempre andare a zonzo liberamente ed etereo... perchè tra le anime dei morti si nascondono anche demoni pronti a divorarlo.
In questo caso possiamo sfruttare proprio le anime dei morti per sfuggire ai demoni, oppure sfruttare altri elementi per distrarli e poi attaccarli alle spalle e distruggerli. Niente di particolarmente complicato, ma regalano al gioco un po' di ansia e qualche corsa!

Personalmente penso che gli unici difetti siano: il doppiaggio italiano, non proprio superlativo e a tratti abbastanza piatto; i passanti con cui Ronan può interagire, tra i quali ci sono diversi cloni, che danno risposte sempre uguali.

Insomma, non è un gioco che mi sentirei di consigliare a chi ama gli sparatutto, nè tantomeno a chi si aspetta un gioco horror. Ma se si vuole provare un gioco con una bellissima atmosfera un po' dark e esoterica, un gioco da guardare quasi come un film interattivo, un gioco con una trama forse non così originale ma comunque interessante e coinvolgente, allora Murdered: Soul Suspect è perfetto.
Scorre veloce, non è mai frustrante e permette di passare qualche ora molto piacevole.
Inoltre, per chi come me fosse un completista e appassionato di trofei/obiettivi, Murdered è MOLTO generoso in questo senso.
In una serata di gioco, due o tre ore, ho raccolto il 33%  dei trofei, senza fare niente di particolare se non giocare la mia partita senza pensieri, girovagando, raccogliendo, indagando, aiutando e svelando.

Concludo con la foto della mia bella edizione limitata! Comprendente gioco, diario e codice per sbloccare la mappa interattiva:




martedì 3 giugno 2014

La bellezza del Far West

Ieri ho completato la parte di storia di Red Dead Redemption.
Finale non proprio digeribile e un po' fastidioso perchè gli sviluppatori potevano tranquillamente evitarselo... ma tant'è. Per fortuna tutto il gioco è bello e si può chiudere un occhio sul fastidio provato nel finale.
Ovviamente aver terminato la storia non vuol dire aver completato il gioco al 100%. E infatti da ieri sto continuando a girare nelle praterie e nei deserti, completando missioni, favori, ricerche varie e sfide.
Ad un passo dalla fine definitiva posso però dire con assoluta certezza quali sono le due parti migliori di questo gioco: i panorami stupendi e i dialoghi geniali.
In tutti questi giorni di gioco ho desiderato una fotocamera e un registratore a portata di mano ogni minuto, per poter fotografare gli stupendi scorci che si susseguivano uno dietro l'altro e per poter registrare spezzoni di dialoghi, a volte divertenti da ridere da sola nel buio del mio salotto, a volte amari e riflessivi.
Per fortuna nel menù di pausa c'è un utilissima voce che permette di rileggere le ultime decine di battute dei dialoghi, quindi alcuni sono riuscita a riportarli parola per parola sul mio forum, e nei prossimi giorni farò anche qui un post che li racchiuda tutti.

Una delle cose più geniali in assoluto però l'ho trovata poco fa: un articolo su uno dei giornali che si possono comprare di tanto in tanto nelle città. Siamo nel 1914 e l'articolo parla della I Guerra Mondiale, appena scoppiata.
In poche righe un videogame riassume perfettamente e con ironia la stupidità e l'inutilità della Grande Guerra:

L'EUROPA E' IN GUERRA 

In seguito a eventi che non comprendiamo e che nessuno riuscirà mai a spiegare, in Europa è scoppiata la guerra.   


La Germania affronta la Francia, mentre l'Inghilterra combatte gli Ottomani. 
L'Australia ha saggiamente accettato di combattere l'Austria. 
L'uccisione di un nobile a Sarajevo per motivi non ancora ben chiari è stato l'evento scatenante del conflitto, sebbene a Sarajevo e nei paraggi non sia ancora scoppiata alcuna battaglia... Il che è un bene, visto che non sappiamo dove sia Sarajevo. 
L'Italia ha promesso di cambiare schieramento, mentre la Russia ha giurato di ricoprirsi di gloria. La Polonia si è lamentata amaramente dei suoi temibili vicini, chiedendo l'indipendenza. Il Belgio ha deciso di unirsi alla partita. 
I politici e i monarchi di tutta Europa, legati perlopiù da vari incesti, promettono che la guerra sarà conclusa entro Natale. Fortunatamente l'America è rimasta fuori dal conflitto e, dichiarandosi neutrale e augurando una pace duratura, ha deciso di incoraggiare tale pace vendendo armi ad entrambe le parti.